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Sorridete, siamo nell’atelier di Dario Moretti!

Da 1 a 10, quanto vi mancano le giornate piene di voci e colori del Festival?

A noi moltissimo! Così, per non perdere il sorriso abbiamo chiamato Dario Moretti, l’artista padrino della terza edizione, e gli abbiamo chiesto di aprirci le porte del suo atelier e di mandarci un piccolo saluto.

Dario Moretti ci saluta dal suo atelier

Ora, dovete sapere che il suo atelier, che si trova in una bellissima cascina, in un piccolo paese della campagna mantovana, è un posto davvero magico. Qui tutto parla di storie passate e di passione, di mani che raccontano anche attraverso la pittura e la scultura, di culture che si intrecciano, di sogni che prendono forma nello spazio di un atelier dove a dominare sono i colori pieni e le forme nette dei suoi disegni. Una parete è interamente coperta da barattoli di colori, che già da soli sembrano un quadro. E poi ci sono vasi pieni di pennelli, strati di carte dalle diverse texture provenienti soprattutto dal Giappone, oggetti e materiali che sono lì in attesa di prendere forma e diventare veicolo di meraviglia su un palco o tra le pagine di libro. E se alzi lo sguardo ( o sali la scala a chiocciola) ti ritrovi nel soppalco, uno spazio aperto invaso dalla luce di una grande vetrata che guarda il verde della campagna. Una stanza piena di storie da raccontare o ri-raccontare e dove le pareti sono ricoperte dalle opere di Dario, che ripercorrono alcuni momenti della sua storia: quarant’anni di teatro ordinati in pile preziose che custodiscono i manifesti di tutti i suoi spettacoli e le tavole originali dei suoi libri.

In parte queste opere sarebbero dovuta approdare a Ponte proprio in questi giorni per la sua mostra Sulle ali di un libro… noi speriamo di vederle arrivare presto in volo!

Facce da virus… provateci anche voi!

Nel frattempo, Dario ci mostra alcuni ritratti che ha realizzato in queste settimane di quarantena, Facce da virus! Non preoccupatevi, non fanno per niente paura, anzi sono coloratissime e piene di magia. Così, ci è venuta un’idea: perché non provate anche voi a sconfiggere il virus (e la nostalgia) con un po’ di colore e immaginazione?
Realizzate la vostra Faccia da virus, fotografatela e speditela all’indirizzo unpontedistorie@gmail.com

Mettetevi all’opera, aspettiamo i vostro disegni!



Evento realizzato sotto gli auspici del Centro per il Libro e la Lettura

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