
Un Ponte di storie 2021
Dal 29 settembre
al 3 ottobre 2021
Ponte
in Valtellina
Un Ponte di storie 2021
IV edizione
Il manifesto della IV edizione di Un Ponte di storie è stato realizzato da Marianna Balducci, madrina del festival
L’Officina del Tempo
Bianconiglio: “A volte, solo un secondo”.
Il tempo è stato il grande protagonista della quarta edizione: il passato, il presente, il futuro, ma anche il tempo che non abbiamo più (l’emergenza ambientale), il tempo ritrovato (quello che la pandemia ci ha insegnato a rivalutare) e il tempo perso (che, naturalmente, perso non è mai). Un tema attraversato, indagato e svelato attraverso il filtro della letteratura, dell’illustrazione, dell’arte e del teatro.
Un’Officina del Tempo è uno spazio in cui le storie si incontrano e si intrecciano, in cui si allena il tempo della condivisione.
È stato un luogo in cui meravigliarsi, guardare avanti imparando dal passato, sognare, immaginare, e in poche parole, disegnare il tempo che vorremmo.
Le tante sfumature del nostro tempo sono emerse attraverso incontri, letture, laboratori e mostre. Il difficile periodo che avevamo appena attraversato ci aveva insegnato che il tempo dedicato allo stupore, alla lentezza, alla bellezza, è una conquista preziosa. Fermarsi, godere delle piccole cose, saper riconoscere la poesia, sorridere: il festival ha voluto essere proprio questo. Un invito a fare pace con il tempo, a guardare il presente con occhi grati, a custodire la memoria e a immaginare un futuro che possa dar corpo ai sogni.
Con la consapevolezza che il tempo è anche responsabilità: prenderci cura della Terra significa agire ogni giorno, in ogni piccolo gesto, perché di fronte all’emergenza ambientale, il tempo è davvero pochissimo.
E anche il tempo apparentemente perso è stato celebrato: perché spesso è proprio lì che si nascondono i sogni, le passioni più vere, i semi del futuro di bambine, bambini, ragazze e ragazzi.
Il Teatro Comunale ha ospitato le mostre di Marianna Balducci, artista madrina dell’edizione e vincitrice del Premio Andersen 2021 con Io sono foglia, e di Angelo Mozzillo, premiato per La vita nascosta delle cose e 100 bambini: omaggio a Rodari.
Sempre al Teatro Comunale, il pubblico ha potuto visitare la mostra di libri Il Giardino del Tempo, curata da Spinginuvole con la partecipazione delle principali case editrici per ragazzi.
Presso la sala del Teatro Vittoria si sono svolte tre intense serate a tema:
– Dentro la Rete, con Luigi Ballerini e Sara Magnoli sul tema dei pericoli del web.
– La stanza del lupo, con Gabriele Clima, che ha offerto un ritratto vivido delle dinamiche genitori-figli e dell’adolescenza.
– Quattro chiacchiere nello spazio, con Linda Raimondo, divulgatrice e aspirante astronauta, in dialogo con Andrea Vico.
Il sabato pomeriggio è andata in scena la performance teatrale di Roberta Balestrucci Fancellu, che con una bici magica ha fatto rivivere la storia vera di Annie Londonderry, la prima donna a compiere il giro del mondo in bicicletta, tratta dal graphic novel Annie. Il vento in tasca.
Nello stesso giorno, Pierdomenico Baccalario ha guidato bambini e ragazzi in un itinerario in bicicletta per le vie del paese, sulle tracce del protagonista del suo romanzo Hoopdriver.
Nella stüa dell’Hotel Albrici, sabato pomeriggio, i più piccoli hanno potuto ascoltare storie animate dalla psicologa Laila Taloni, in collaborazione con Nati per Leggere.
A Casa Cassan, sede della casa editrice Liberodiscrivere, è stata allestita la suggestiva installazione musicale Foresta Blu del Teatro all’Improvviso, composta da alberi sonori in materiali e forme diverse.
Nel vicino Roseto del Drago, Eleonora Monacelli ha esposto il progetto fotografico Sguardi, in cui i volti di bambini e nonni si incontravano in una riflessione visiva sul tempo. Sempre nel roseto, l’Angolo di Style Piccoli, media partner dell’evento, ha accolto i pensieri e i disegni dei bambini sulla loro idea di tempo, appesi a formare una piccola esposizione aerea.
All’Antica Farmacia Garlaschelli, riportata al suo aspetto originale, è stata ospitata la mostra mercato di Janas – La Chigi, Il mondo in una scatoletta (di sardine): tableaux in miniatura realizzati con materiali di recupero e piccole meraviglie, nate per raccontare emozioni e pensieri emersi nel tempo sospeso della pandemia.
A grande richiesta, il festival si è concluso con La Grande Caccia al Tesoro organizzata da Andrea Vico, un evento partecipato che ha coinvolto bambini e adulti nei cortili e nelle strade attorno a Piazza Bernardino Luini.
Come nell’edizione precedente, anche questa ha previsto un palinsesto digitale: alcuni eventi sono stati trasmessi in streaming, per permettere anche a chi era lontano di seguire il festival e sentirsi parte di questo speciale viaggio nel tempo.


























































































