Un cucchiaio di storie
L'idea
Vengo da una famiglia che usava le mani per vivere e per parlare col mondo. I miei nonni facevano i contadini ed uno di loro il minatore a cielo aperto: esattamente il cavatore di Travertino, la pietra del territorio da cui vengo.
Fin da bambino ho assistito ai miracoli delle mani: piante che crescevano e frutti che arrivavano; attrezzi inventati per lavorare con meno fatica o giochi per me che dispettoso non stavo mai fermo.
E poi le creazioni di mio nonno con gli avanzi di travertino che portava a casa e che trasformava in fontane e strane maschere.
Sono stato il primo a studiare fino all’università e il primo a scrivere libri. Il primo nella mia famiglia a raccoglierne la storia e raccontarla in giro. Una storia fatta di storie e, appunto, di mani.
In particolare, dell’uso delle mani. Un uso che ho custodito disordinatamente anche nel mio percorso di vita.
Oggi mi ritrovo a sapere in qualche modo lavorare il legno. Non sono un artigiano come non sono un autore di romanzi. Ho troppo rispetto per queste due arti e non posso qualificarmi così. Ma sono entusiasta del lavoro con il legno e di quello sulle storie.
Da questo entusiasmo nasce: UN CUCCHIAIO DI STORIE

La mostra
Un cucchiaio di storie e la somma dei miei due entusiasmi: lavorare il legno e raccogliere od inventare storie. Nel corso del tempo ho creato cucchiai con tronchi di legno. Un po’ come facevano i miei nonni a tempo perso per passare la serata davanti alla stufa o, in tempo di fame, per poterci proprio mangiare. Su ogni cucchiaio, ci metto una storia: un pezzettino delle storie che ho avuto l’onore di ascoltare.
Il risultato è una mostra di cucchiai fatti a mano che portano ognuno una piccola grande storia. Io sarò presente per poter raccontare ognuna di queste narrazioni e chi verrà in visita alla mostra.
Gli intenti
- Il primo intento è dire con forza che le nostre mani creano storie e che toccare la realtà è più importante che parlarne soltanto.
- Il secondo intento è portare questa mostra in modo itinerante per il borgo di Ponte in Valtellina. Un posto di cui sono stato ospite già per due volte e che amo.
- Vorrei portare questa mostra nei luoghi più frequentati, per incontrare la gente del paese e per condividere con essa le mie e le loro storie.
Simone Saccucci
Biografia
Simone Saccucci vive ai piedi di Tivoli, a due passi da un fiume che un antico popolo, gli Equi, cercò di difendere da un altro antico popolo, i Romani. Pedagogista e raccontatore di storie, da 20 anni tenta di costruire momenti di coinvolgimento e partecipazione usando una millenaria disciplina: l’Oralità. Ama incontrare i ragazzi, i bambini e gli adulti ed ama ancora di più incontrarli tutti insieme contemporaneamente all’ombra di storie legate alle sue ed altrui radici. Dal 2019 Consulente del Ministero dell’Istruzione, ha collaborato con Rai Radio 3, Radio 24 Il Sole 24 Ore, Rai 2, l’emittente inglese BBC e con enti pubblici come il Royal Botanic Garden e lo Scottish Storyrelling Center di Edimburgo, oltre che le università di Roma, Bologna e Cagliari. Spesso le sue parole non rimangono solo nell’aria, ma diventano libri. Oltre ad aver scritto articoli e saggi sul tema della Narrazione Orale dal punto di vista educativo, ha all’attivo con l’editore Giralangolo i libri La Seconda Avventura, La Nota che mancava e L’ultima ferita. Con l’editore Diabolo ha pubblicato il graphic novel This Machine.
Ama scrivere perché i libri arrivano spesso dove non riesce ad arrivare lui con i suoi eterni giri per raccontare ed ascoltare storie.