A ritrovar le storie
QUANDO:
18 Ottobre 2025 16:30 - 17:30
DOVE:
Descrizione
di Monica Morini, Bernardino Bonzani, Annamaria Gozzi
con Monica Morini, Bernardino Bonzani, Franco Tanzi
Nel paese di Tarot le parole si sono rimpicciolite, le storie si sono accorciate, le bocche sono mute.
Ma un giorno arriva, da molto lontano, un Saltimbanco, ha con sé l’ascolto e uno carretto bislacco, capace di riaccendere memorie. La prima parola è bicicletta, una parola bella, rotonda, che sa come mettere in moto pensieri arrugginiti e un primo ricordo comincia a riaffiorare.
Ma a Tarot non sono solo le parole a risvegliarsi, ci sono storie antiche che, vivificate da memorie vissute, divengono incandescenza interminabile di vita. Lo scricchiolio di foglie e le onde del mare chiamano domande e aprono sentieri di fiaba. I racconti s’intrecciano, i ceri nel buio si accendono e si spengono a raccontare del mondo di qui e di là. Si ride delle paure superate, del nostro inciampare goffo nella vita e degli sciocchi che a volte acchiappano la fortuna per la coda. Si
trattiene il fiato nell’oscurità del mare, fino a riemergere nello stupore della vita che è tonda e sempre ricomincia come le storie che camminano sempre.
Le storie sono vere e quello che sembra una fine torna ad essere un inizio.
A cura di
Con un progetto indipendente e partecipato, ha inaugurato nel 2019 un nuovo spazio culturale a Reggio Emilia denominato Casa delle Storie, aperto al pubblico, capace di ospitare spettacoli, incontri, concerti, proiezioni e laboratori di formazione. Nel suo primo anno di attività la Casa delle Storie ha realizzato oltre 25 eventi per il pubblico, oltre a laboratori, seminari e formazioni per giovani e adulti.
La compagnia, per gli spettacoli realizzati, ha ricevuto moltissimi riconoscimenti, premi e segnalazioni legati a importanti festival e concorsi nazionali.
Nel 2021 la compagnia realizza il progetto ARSAN Arte Resistente Sostenibile Aperta Necessaria, dalla ricerca sulla cultura popolare, intende portare negli spazi urbani, nei parchi, negli spazi sociali di aggregazione, storie provenienti dalla narrazione orale e dal patrimonio culturale del territorio, da trasmettere alle nuove generazioni. Ogni incontro è occasione di ricerca, scambio e raccolta di nuove memorie e racconti dal pubblico di tutte le età, patrimonio comune che si arricchisce anche di altre culture e tiene lo sguardo sulla contemporaneità. Un’operazione di recupero delle radici e dei valori con diffusione degli obiettivi della Agenda europea 2030, in linea con il progetto europeo che lo ha preceduto, Shaping Fair Cities, con lotta alle discriminazioni, salvaguardia dell’ambiente, promozione della cultura delle pari opportunità, inclusione delle culture. Un teatro mobile che raggiunge il pubblico e porta bellezza negli spazi aggregativi, di disagio e difficoltà.
Ha realizzato nel 2020 il progetto SHOW Save Humanity Open Wor(l)d – sostenuto dal bando dell’Unione Europea Shaping Fair Cities, che si rifà agli obiettivi dell’Agenda 2030 (inclusione, parità di genere, sostenibilità), aperto a tutti con spettacoli e incontri.
Attraverso un lungo e profondo lavoro con richiedenti asilo e rifugiati, concretizzato anche nel progetto Argonauti nell’ambito di MigrArti MiBACT, il Teatro dell’Orsa si è impegnato per la coesione sociale attraverso spettacoli portatori dei principi della pace, del pluralismo delle culture e della solidarietà fra i popoli, con il coinvolgimento in scena di migranti, incontrando spettatori giovanissimi, italiani e di seconda generazione, nelle scuole e nei luoghi dove più forte è la presenza di cittadini di origine straniera.
L’ultradecennale collaborazione con gli Enti locali ha prodotto eventi di grande portata quali REGGIONARRA, sull’arte del narrare, esperienza che dal 2006 muove un pubblico di 20.000 presenze. Inoltre, ha portato il linguaggio del teatro anche nelle biblioteche, nei centri culturali, nelle scuole creando così un’opera di qualificazione e diversificazione del sistema culturale. L’evento segue un processo che dura un anno con corsi di formazione rivolti a genitori, insegnanti, operatori culturali, studenti, allenando una comunità al riconoscimento del valore delle storie nell’oralità. Un’arte della narrazione che praticando le storie si accende di passione al teatro. I corsi di formazione sono occasione di incontro e apprendimento non solo sulle tecniche narrative, ma come processo partecipativo in città, nelle scuole, nelle biblioteche, nei teatri.
La compagnia, con il progetto Il teatro dei libri, si occupa anche di promozione alla lettura presso biblioteche, scuole, centri culturali. La ricerca intorno alla narrazione orale e teatrale, fatta di memoria e di immaginazione, di storie e di fiabe, rappresenta il fulcro poetico che guida il proprio fare artistico, anche nelle attività di formazione e seminariali rivolte a giovani e adulti. Spettacoli e progetti culturali si muovono spesso in un territorio di storie per salvare la Terra e la bellezza. La poetica artistica della compagnia si sposa alle attività per sensibilizzare comportamenti virtuosi a salvaguardia dell’ambiente e della cultura, educare alla legalità, al riconoscimento delle radici, al rispetto delle regole, l’eliminazione delle discriminazioni e il dialogo interculturale.

